La maturazione delle basi ossee dell’apparato stomatognatico (in particolare di mandibola e mascella) sono regolate dalla Natura da un concatenarsi di eventi che nella fase fetale sono legati a fattori genetici, ma nella fase post-natale sono influenzati sopratutto dagli stimoli esterni: la suzione al seno materno che accompagna la crescita mandibolare fino all’eruzione dei denti da latte, per cedere il posto alla masticazione. https://rezzolaecsonka.it/a-catania-una-risposta-alla-naturale-relazione-tra-uso-del-biberon-e-le-malocclusioni-perche-lallattamento-al-seno-riduce-il-rischio-di-avere-denti-storti-parte-i/
La masticazione rappresenta il più importante fattore di crescita e di sviluppo delle arcate dentarie, da essa dipende l’armonia di ingranaggio tra i denti dell’arcata mascellare e quelli dell’arcata mandibolare, lo scivolamento della mandibola su piani di usura fisiologica adeguati all’età del soggetto a partire dai 6 anni fino alla vecchiaia. E’ straordinario pensare che dalla masticazione corretta dipenda la salute di tutta la bocca: salute delle gengive, presenza o assenza di carie, denti storti o allineati.
I dati scientifici che supportano queste teorie risalgono al primo dopo guerra con gli studi del Dr. Weston Price. Da sempre i dentisti si sono interrogati sull’origine dei “denti storti”. Con la formulazione dell’ipotesi sull’origine genetica o comunque familiare delle malattie (corrente del Neodarwinismo), si era pensato che le malocclusioni potevano essere dovute a attori ereditari, ma furono poi le indagini commissionate dall’American Dental Association al Dottor Price a portare luce a questa faccenda. Price notò, studiano gruppi etnici civilizzati (gli americani nel periodo del dopoguerra) e gruppi etnici non civilizzati (americani indigeni…) che c’erano delle differenze enormi nelle loro condizioni dentali e riuscì a ricondurre tali differenze al diverso regime alimentare. Gli americani venuti a contatto con i cibi raffinati, lo zucchero e le farine avevano un’incidenza di carie superiore al 90% contro il 5% dei non civilizzati peraltro senza alcuna istruzione alle norme di igiene orale; ma soprattutto scoprì che: “popolazioni aborigene di tutto il mondo, da sempre sane nel corpo e nella mente, non appena venute in contatto coi cibi e le usanze dell’uomo bianco, cominciano a generare bambini dai denti storti e guasti, loro che questi guai non li avevano mai visti prima di allora”.
Quali sono le patologie frutto della civilizzazione dei popoli?
1 restringimento dei diametri delle ossa facciali
2 palato ogivale
3 faccia “lunga”
4 denti storti
5 respirazione orale
6 carie
7 malattia parodontale
Riportando quanto detto ai giorni nostri, ciò vuol dire che: ammesso che i nostri bimbi vengano allattati al seno e seguano una crescita ossea cranio-facciale armonica, comunque dovranno fare i conti con il regime alimentare imposto dalle industrie alimentari.
Nella III parte di questo articolo vedremo quali sono gli interventi terapeutici ideali a fronte di quanto detto, per equilibrare e armonizzare la funzione masticatoria e la salute dei nostri denti e di quelli dei nostri bambini.
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I PARTE
III PARTE